– Episodio 21 –
Le fiabe della buonanotte: “Le zucche di Halloween”
Tradizione di Halloween
Nel magnifico mondo Ziwibù dove viveva la Streghetta dai Capelli Crespi, ogni anno, nel giorno di Halloween, capitava una cosa molto curiosa…
Nei campi, le zucche… prendevano vita!
Sì sì, hai capito bene… zucche e zucchette di ogni forma e dimensione, zucche rugose, lisce, verdi e arancioni, che fino al giorno prima se ne erano rimaste belle e tranquille sull’erba del prato, si svegliavano all’improvviso, si drizzavano sulle loro gambette e se ne andavano in giro a spaventare la gente.
Il mago che coltivava la zucca più spaventosa vinceva il prestigioso premio Zuccadihalloween.
Il pony Tony e la coltivazione delle zucche
La Streghetta, quell’anno aveva avuto gran poco tempo per coltivare le zucche e aveva affidato quel compito al Pony Tony che si era messo di gran impegno. Ogni giorno usciva presto al mattino per annaffiare le piantine, tirare via le erbacce e sussurrare loro parole in rima. C’era solo un piccolo problema… Tony non conosceva parole brutte o che facessero spavento. Amava le rime, parlava in rima e gli venivano frasi come:
Zucche zucchette, zucche zucchelle
siete dolci come caramelle
Zucche zucchette, zucche zucchine
crescete buone e carine
La nascita delle zucche
La notte di Halloween, la Streghetta e i suoi amici animali andarono al campo per accogliere le nuove nate e, quanto queste aprirono gli occhi, furono molto felici di conoscerle.
Il più emozionato di tutti era il pony Tony:
“Come vi chiamate, tesorucci del papà?” chiese loro.
“Gioia, Grazia, Gentilia” risposero timidamente le zucchette, mostrando sorrisi sdentati, mentre si alzavano sulle loro gambette stecchine e stiracchiavano le lunghe braccia magre. Erano zucche di Halloween perciò non potevano essere belle, naturale! Ma erano così stranamente graziose…
Gioia Grazia e Gentilia
Gioia era tutta arancione con grandi occhi sbilenchi truccati di nero; Grazia era di colore verde palude, con molti bitorzoli grigi, che quando si moveva, sembravano sonaglini; Gentilia era viola come una melanzana, con un grande, buffo naso a patata.
Dopo l’abbraccio affettuoso di Tony, corsero incontro alla Streghetta, alla Mucca Mariarosa, al Gallo Paolo, alla Tartaruga Uga e allo Struzzo Pietruzzo per ricevere altri caldi abbracci.
La Streghetta sorrideva e scuoteva la testa. Che strane zucchette… Nessuna zucca di Halloween si sarebbe mai comportata così… niente smorfie orribili, linguacce maleducate e nemmeno sonore pernacchie.
Una bella stranezza, però! Gioia, Grazia e Gentilia erano proprio tre adorabili zucchette!
La festa
La tradizione voleva che ogni mago accompagnasse le proprie zucche alla grande sfilata di Halloween per le vie della città.
La Streghetta era vestita come una vera strega, quella notte. Aveva la tunica viola, il cappellaccio delle grandi occasioni e gli stivaletti a punta con i tacchi alti. Con i suoi amici animali, tutti mascherati, e le zucchette agghindate con collane di ossicini finti e catenelle arrugginite, si avviarono tutti insieme alla festa, cantando allegramente.
Non sembrava neanche notte a Ziwibù tante erano le lanterne accese. C’era musica e, per strada, si ballava e si mangiavano dolcetti. Tutti, davvero tutti erano in maschera a fare festa.
Al momento stabilito, le zucche di Halloween sfilarono per la via principale, e, da sole o in gruppo, si misero a fare le loro esibizioni. Ci fu il coro di rutti, la gara delle smorfie spaventose, quella degli urli da brivido e dei salti infernali. Ma che cosa fecero Gioia, Grazia e Gentilia, che non conoscevano nessuna di quelle cose?
Si presero per mano e iniziarono a danzare insieme una danza… contagiosa…
Se le guardavi non potevi resistere, dovevi proprio prendere la mano di chi ti stava vicino e iniziare a ballare…
E così, in brevissimo tempo, tutti i maghi, nel magico mondo Ziwibù, danzavano quello strano ballo e, più ballavano, più si sentivano leggeri, spensierati e felici.
Ballarono, ballarono fino a mattina, quando le zucche di Halloween ritornarono normali zucchette. Nessuna fu premiata, forse perché i maghi se ne dimenticarono o forse perché non ci fu il tempo. Ma, stranamente, fu come se tutte le zucche avessero vinto il famoso premio zuccadihalloween!
Dopo quella notte, qualcosa cambiò nel magico mondo Ziwibù e nei mondi, vicini e lontani: la gioia, la grazia e la gentilezza crebbero ovunque come per magia… e tutti si sentirono un po’ meglio anche se non sapevano il perché!